Gli over 65 italiani vivono lo spettro dell’isolamento sociale. Il 16%, nel biennio 2022-2023, dichiara infatti che, durante una settimana normale, non ha avuto contatti, neppure telefonici, con altre persone e il 75% riferisce di non aver frequentato alcun punto di aggregazione. È quanto emerge dai dati della sorveglianza “Passi d’Argento” dell’Istituto superiore di Sanità. Complessivamente il 15% riferisce di non aver avuto contatti neppure telefonici con altre persone e di non aver frequentato luoghi di aggregazione, vivendo di fatto in una condizione di isolamento, che può incidere notevolmente sulla qualità della vita e, oltre a condizionare gli aspetti della vita di relazione, può compromettere le attività quotidiane.

Oggi più che mai, in un mondo digitalizzato che può favorire l’isolamento, costruire reti e relazioni è essenziale per il benessere delle intere comunità”, sottolinea Rocco Bellatone, presidente dell’Iss. Tuttavia, dai dati emerge anche che il 28% degli anziani rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività: il 17% si prende cura di parenti con cui vive, il 14% di familiari o amici con cui non vive e il 5% partecipa ad attività di volontariato. Questa capacità/volontà di essere risorsa è una prerogativa femminile (31% fra le donne rispetto al 24% negli uomini), si riduce notevolmente con l’avanzare dell’età, ed è minore fra le persone con un basso livello di istruzione e tra chi ha difficoltà economiche.